Frustrazione e Risentimento.
Due parole da scrivere con la maiuscola. Due modi di rifiutare il passato, di non accettare il fallimento.
La Frustrazione. Il desiderio di riconoscimento, il successo. La Frustrazione è la principale negazione della realtà. Di fallimento in fallimento. La Frustrazione si vince di Fallimento in Fallimento, superando le aspettative, superando l'esitismo, comprendendo il valore intrinseco dell'azione, di per se infinitamente superiore a qualsiasi esito. La Frustrazione si supera con il Tentativo.
Il Risentimento è il secondo modo di negare la realtà. Nasce dalla più radicata e fondamentale delle mie credenze: che le azioni degli altri mi facciano soffrire. Che la sofferenza esiste come una specie di magma cosmico che mi viene buttato addosso dagli eventi, dalle persone distratte o malvagie; dalla sfortuna, dall'energia cosmica, dagli dei. Utilizzare questa credenza è il più facile e dannoso dei sistemi per fuggire la contraddizione. Avvelena la mente e il corpo, introducendo un seme oscuro, che cresce rigoglioso di giorno in giorno, alimentandosi della mia paura di vedere “il peccato” e di vivere la Frustrazione. In breve non sono risentito con questo o quello, ma sono genericamente “Risentito”. E “il mondo” lo vedo attraverso il Risentimento.
Risentimento e Frustrazione sono profondamente legati. Non per niente il Maestro li colloca “vicini” nel cammino della guida interna e ne “Il Paesaggio Interno” (“E nella frustrazione e nel risentimento si fa violenza al futuro per farlo curvare e spingerlo ad un ritorno pieno di sofferenza”). Servono Buona Coscienza, Fede ed Entusiasmo, per superare la Frustrazione e il Risentimento. Perché non si possono combattere, si possono solo superare; “salta al di là della tua sofferenza ed allora non crescerà l'abisso, ma la vita che c'è in te”.
Oggi ho imparato il potere di questa cosa: Entusiasmo. E' figlio della Fede e non può esistere vero Entusiasmo senza di essa. E' arma e scudo che usa la Fede. Attenzione, Fede ed Entusiasmo.
“Deve esserti molto chiaro questo: tu non sei in guerra con te stesso. Comincerai a trattarti come tratteresti un amico con cui hai bisogno di riconciliarti perché la vita stessa e l’ignoranza ti hanno allontanato da lui.”
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