venerdì 11 novembre 2016

L'essere umano

L'essere umano ha tradito, ucciso, incarcerato, mentito. L'essere umano ha deluso, falsificato il proprio pensiero, giustificato nefandezze, causato sofferenza, dolore, morte, disperazione.

L'essere umano a sorriso, amato, ballato e cantato. Ha cercato un luogo in cui vivere in pace ed in allegria.

L'essere umano ha corso grandi rischi, fallito in modo clamoroso, rincorso, ritrattato.

L'essere umano si è vergognato, è stato fiero, è stato orgoglioso e pentito.

L'essere umano si è risentito, ha ringraziato, ha pregato sinceramente per se stesso e per gli altri, ha pregato falsamente per gli altri.

E' stato egoista, altruista, sicuro, incerto violento e gentile.

L'essere umano ha riflettuto, meditato, compreso e frainteso. Ha ipotizzato, verificato, forzato, accettato e rifiutato.

L'essere umano ha sottomesso il più debole e ha combattuto in sua difesa, vita contro vita in difesa della vita.

L'essere umano ha pianto, disperandosi di capire.

In tutto questo, l'essere umano, non ha mai mollato, non si è mai arreso, non ha mai accettato definitivamente alcuna legge, alcun controllo, alcun dominio, alcuna schiavitù, alcun servilismo, alcuna realtà precostituita e immutabile. Anche nei momenti più bui, nel profondo dell'animo di questo essere assurdo, la brace della libertà e della ribellione, non si è mai spenta, il seme della rivolta ha sempre lentamente germogliato.

A dispetto di quegli esperimenti falliti che si son sentiti come Dei imbattibili ed eterni, la storia ha sempre trovato il modo di metterli da parte, nonostante i loro ritorni, nonostante l'attaccamento, nonostante la violenza, nonostante il potere, nonostante il dominio.

La verità si è sempre fatta strada, incerta, balbettante, insicura, ma indomabile, inarrestabile, come l'acqua che scava la roccia. Non ci sono legami, non ci sono galere, non ci sono gabbie, non ci sono legacci che la possano fermare a lungo. Prima o poi, la vita, si fa sempre strada nelle crepe della sicumera, negli anfratti dell'arroganza.

E proprio nei momenti più scuri, la luce dello Spirito esplode e acceca chiunque osi guardarla.

Cresciamo i nostri figli e prima o poi, dobbiamo smettere di guidarli, permettendo loro di fare i propri errori, trovare la propria strada, soffrire, far soffrire, perdonare e farsi perdonare.

Così la Vita, la Natura, o se volete chiamatelo Dio, a un certo punto hanno smesso di determinare tutto, di fare dell'essere umano l'animale meccanico di processi biochimici ed a questo punto, questa creatura indefinibile, ha iniziato a commettere i propri errori, ha soffrire e a far soffrire, a perdonare e farsi perdonare. Ha creato la frustrazione e il risentimento, ma anche la speranza e la musica.

L'essere umano soffrirà ancora. L'essere umano dispererà di capire. Falsificherà e farà violenza. L'essere umano commetterà ancora indicibili errori e orrori. Ma non mollerà. La Storia non finirà. La Verità non perirà.

Inevitabilmente, inesorabilmente, con la calma che è propria della Saggezza, la storia sarà Storia, la vita sarà Vita.

Non può essere altrimenti. L'intenzione umana va là. Il destino dell'Umano va là.

Ringrazio sentitamente tutti quelli che hanno vissuto nei momenti più difficili della storia e hanno sofferto l'oscurantismo del No. Ringrazio chi è stato costretto a combattere anche se avrebbe voluto vivere in pace ed in allegria, su un prato rigoglioso, con amici e sconosciuti. Ringrazio chi ha collaborato con la Vita per svegliarsi e svegliare. Ringrazio tutti coloro che hanno dedicato la propria esistenza al superamento del dolore e della sofferenza in loro ed in coloro che li circondavano.

Riconosco il valore di ogni singolo gesto. Riconosco il valore di un sorriso, di un gesto gentile, di un abbraccio, di una filastrocca sciocca. Riconosco il valore di una vita perduta e di una vita ritrovata. Riconosco il valore della libertà di essere ciò che si è. Riconosco che la maggioranza non crea la verità, ma la consuetudine. Riconosco il valore di una barzelletta e di una risata leggera. Riconosco il valore delle grandi riflessioni, della profonda meditazione e di una partita a carte.

Il destino dell'Essere Umano è inevitabile. Non è una questione di “se” ma di “quando”.

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