venerdì 17 giugno 2016

Pensiero ricorsivo

Il rischio del pensiero ciclico

Nel tentativo di non perdere quell'attimo, di accertarmi che sto assaporando per bene ogni dettaglio, rischio di cadere nella trappola del pensiero ricorsivo.

E mentre gusto una buona pietanza, una parte di me vuole sentire con più attenzione quello splendido sapore e si concentra sul sapore. Ma una parte di me vuole sentire bene quella sensazione di piacere che si ha quando si sente un buon sapore e si concentra sulla sensazione di sentire il piacere, sul godimento del gustare. Ma una parte di me vuole essere certo di afferrare bene questo registro e si concentra sul sentire il sentire il piacere. Ma una parte di me vuole fissare bene in memoria questo registro di sentire il sentire il sapore, e si concentra sulla memorizzazione del sentire il sentire il sapore.

E nel rincorrere me stesso, mi dimentico il sapore, perseguo il piacere e mi incateno alla sofferenza.

Se stai mangiando, mangia. Non importa se lo fai mentre cammini.
Se stai meditando, medita. Non importa se lo fai mentre mangi.

Devo ricordare che ci sono due livelli, non di più. Il Sé e ciò che sto facendo. Tutto il resto è divagazione, accessorio. C'è il Sé e il sapore. C'è il Sé e il sentire. C'è il Sé e il non-Sé.

Allora faccio esperimenti. Tolgo cose. Cerco di prendere atto di tutto ciò che faccio per “non annoiarmi” e mi rendo conto che ogni cosa che tolgo, mi annoio meno.

Ecco il grande paradosso. Se tolgo tutto ciò che faccio per non annoiarmi, mi trovo completamente atterrito di fronte a ciò che c'è da fare. Non esiste più la noia, non mi annoio più, ma manco per niente... E' che togliendo tutto ciò che facevo per “non annoiarmi”, rimane ciò che c'era da fare e che in realtà stavo nascondendo.

Che la noia sia in realtà l'intuizione che non sto facendo ciò che so che dovrei fare? Che sia semplicemente un segnale che mi dice non che “non sto facendo niente e mi annoio” ma che “sto facendo qualcosa e non è la cosa giusta”? Interessante... estremamente interessante. Quindi quando, annoiandomi, comincio a fare qualcosa, sto semplicemente fuggendo da ciò di cui ho realmente bisogno. 

Ma tante di queste cose mi sono così care...

“Fai attenzione ai tuoi pensieri Anakin!” disse Obi Wan Kenobi al suo giovane padawan.

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